Come scegliere il condizionatore

Come scegliere il condizionatore 

La volontà di voler installare un condizionatore all’interno di un qualsiasi ambiente, talvolta, nasce dal desiderio di voler eliminare l’eccesso di umidità presente nell’aria, ma oltre a ciò, ci sentiamo in dovere di consigliarvi di tenere presente alcuni fattori di notevole importanza:

  1. l’isolamento termico dell’edificio mediante l’installazione (nel caso in cui ve ne fosse bisogno) di materiali isolanti sulle pareti e sul tetto e, inoltre, l’assemblaggio di doppi vetri e tapparelle coibentate per evitare inutili dispersioni;

  2. creare una condizione naturale di ventilazione all’interno dell’edificio, sfruttando le correnti d’aria generate dalla circolazione delle stesse mediante l’apertura delle finestre. È altresì utile l’ombra prodotta dalla vegetazione al fine di regolare la temperatura. Codesti accorgimenti permettono di risparmiare fino al 50%;

  3. scegliendo un condizionatore di classe A, o, meglio, classe A++, il risparmio di energia elettrica aumenta. Difatti, codesti apparecchi consumano, in media, il 30% in meno rispetto a quelli di classe energetica inferiore. Inoltre, è utile sapere che tra la classe A+ e A++ non vi è una differenza sostanziale per quanto concerne i consumi, differiscono, invece, per il prezzo;

  4. Se, a quanto dianzi menzionato, si dovesse aggiungere l’intervento di manutenzione da parte di un tecnico specializzato, si potrà garantire una spesa minore e, al contempo, un impianto più funzionale.

I condizionatori, sia portatili che fissi, si dividono in due categorie:


CONDIZIONATORI IN POMPA DI CALORE

Dispositivi che svolgono 4 funzioni: non si limitano solo a raffreddare e/o a riscaldare, bensì, anche, a ventilare e deumidificare gli ambienti


CONDIZIONATORI RAFFRESCATORI (O SOLO FREDDO)

Dispositivi che svolgono solo una funzione, ovvero: solo quella a freddo.

Questi ultimi non sono più in commercio, infatti è, alquanto, complicato reperirli se non nei grandi magazzini.

Vi consigliamo, però, di fare attenzione, poiché, per tali apparecchi non sono previsti eventuali pezzi di ricambio atti alla sostituzione.


I condizionatori si differenziano anche per il principio di funzionamento:

  • ad assorbimento (locali di grandi dimensioni, ristoranti e centri commerciali)

  • a compressione (case e locali di piccole dimensioni)

Come funziona un condizionatore a compressione

Il principio di funzionamento di un condizionatore rispetta lo stesso principio che regola uno degli elettrodomestici più comuni e diffusi nelle nostre abitazioni: il frigorifero. Sfruttando le proprietà che hanno particolari gas, si riesce ad asportare calore da un ambiente (per esempio: la cella frigorifera o la nostra camera da letto) per cederlo ad un altro; nel caso specifico: il frigorifero cede il calore alla cucina, mentre il condizionatore all’ambiente esterno. Il condizionatore è costituito da due parti connesse tra di loro attraverso dei tubi di rame, nei quali circola un fluido refrigerante, e da cavi elettrici. La parte che “cede il freddo” è costituita da uno scambiatore di calore, l’evaporatore, e da un ventilatore. La parte che “genera il freddo” è costituita da un compressore, uno scambiatore di calore, il condensatore e un ventilatore.

Il compressore (A) comprime il fluido refrigerante a circa 20bar (che è una pressione dieci volte superiore a quella dei pneumatici delle automobili) e gli permette di raggiungere una temperatura pari a circa 80°C. Una volta raggiunta la temperatura in questione, il gas giunge fino al condensatore esterno (B) e cede parte del suo calore all’aria mediante l’aiuto del ventilatore. Il gas si raffredda, diventa liquido e, attraversa, obbligatoriamente, un piccolo foro (C). Attraversato questo foro, il liquido ritorna – in parte – allo stato gassoso e si raffredda scendendo a circa 5°C. Successivamente, il gas passa all’evaporatore (D) posto all’interno dell’ambiente e, coadiuvato dal suo ventilatore, cede il freddo all’aria. Al termine, il gas ritornerà al compressore, il quale sarà pronto a iniziare un nuovo ciclo.

Come funziona un condizionatore in pompa di calore

Il ciclo di funzionamento di un condizionatore in pompa di calore è esattamente contrario al ciclo di funzionamento previsto per il frigorifero.

Con la compressione il fluido aumenta di pressione e temperatura. Il fluido, così riscaldato, attraversa uno scambiatore di calore (il condensatore). In questa fase, il fluido cede calore al pozzo caldo trasformandosi da vapore a liquido. Il fluido liquefatto e raffreddato attraversa una valvola di espansione, dalla quale fuoriesce a una pressione e a una temperatura inferiori. A questo punto, il fluido, situato a temperature molto basse, è in grado di assorbire il calore dalla sorgente fredda. Codesto processo avviene nell’evaporatore dove il fluido, assorbendo calore, diviene, da liquido, vapore. Ancora una volta, il fluido sarà pronto a ricominciare il ciclo passando nel compressore.

I condizionatori portatili sono più rumorosi di quelli fissi, in quanto il motore è situato all’interno dello stessovano. Gli split (portatili) hanno un’unità esterna che è collegata a quella interna mediante un tubo flessibile e non necessitano l’intervento di un tecnico. Quelli fissi, oltre a costare meno, richiedono obbligatoriamente l’intervento di un tecnico per il montaggio. Inoltre, risultano essere, anche, più silenziosi e più potenti. I multi split possono avere più unità interne, una per ogni camera, con un‘unica esterna.
I condizionatori possono essere dotati di tecnologia
INVERTER, vale a dire: raggiunta una temperatura prestabilita, non si spengono, bensì continuano a lavorare a regime ridotto al fine di mantenerla in maniera costante. Altri apparecchi sono in grado, invece, di deumidificare e purificare l’aria.

CONSIGLIO PER L’ACQUISTO – Quando si desidera raffreddare unabitazione bisogna ricordare che, generalmente, la potenza erogata dai fornitori di energia elettrica è di 3 Kw e i condizionatori, quando sono a pieno regime, assorbono diversi Kw. Pertanto, bisogna ricordarsi di spegnere gli altri dispositivi(come lavatrice, lavastoviglie, forno elettrico, ferro da stiro ecc.) che, utilizzando una resistenza per il loro funzionamento, richiedono un massiccio impiego di energia.

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